Flò Design 79 |
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| La vetrofusione é una tecnica di lavorazione del vetro per sovrapposizione, piegatura, stampaggio, e colorazione. Per vetrofusione intendo un mosaico di tessere di vetro opportunamente sagomate e fuse su un vetro di supporto compatibile. Nella lavorazione della vetrofusione e' possibile utilizzare anche smalti, ossidi e altre sostanze che in fusione creano effetti multicolore. Il vetro utilizzato per questa tecnica viene portato, seguendo una "scala di cottura" particolare, a temperature prossime ai 900C°. Il principio fondamentale su cui si basa è quello della compatibilità tra i vetri da fondere. L'attrezzatura è composta dal tagliavetro, dalle pinze ed eventualmente da mole. Ma il cuore dell' attrezzatura per la vetrofusione è il forno. Esistono due tipi di forno: il tipo con resistenze sulla parete superiore e quello con resistenze sulle pareti laterali. Le caratteristiche fondamentali che devono avere i forni da fusione sono: possibilità di raggiungere rapidamente temperature di almeno 900°C, presenza dl termocoppia associata a pirometro misuratore e di interruttore variatore di potenza. Per essere compresa a fondo, la tecnica della vetrofusione va sperimentata e provata nella pratica perché è necessario che alla teoria si affianchi molta pratica. La difficoltà sta nel riuscire a realizzare in cottura quello che si ha in mente poiché nella fusione i vetri e i colori cambiano aspetto. Una semplice regola è quella di utilizzare un pezzo intero come base, su di esso si comporranno piccoli pezzi colorati con o meno l'aggiunta di interventi di colore con tecnica pittorica, che formano il disegno da realizzare, avendo così una piastra a due strati ricordando sempre che lo spessore totale delle sovrapposizioni di vetro deve essere in proporzione alle dimensioni della piastrella (più la piastra é grande maggiore potrà essere il suo spessore). E' inoltre importante pulire accuratamente i vetri per evitare che residui di sporco macchino il vetro finito. Poi si passa alla fase della cottura, questa é la più delicata per le ragioni illustrate parlando dei vetri e della loro compatibilità. Tutti i vetri possono essere utilizzati per fare fusione, ma bisogna tener presente i diversi coefficienti di dilatazione. Come è noto qualunque oggetto si dilata se sottoposto ad aumento di temperatura e si contrae se sottoposto a raffreddamento. Il vetro non sfugge a questa regola. I vetri di cui non si conosce il coefficiente di dilatazione, devono essere testati per controllarne la compatibilità. Due vetri si dicono compatibili quando possono essere, fusi insieme e quando, dopo un adeguato raffreddamento, a temperatura ambiente, risultano privi di tensioni che potrebbero portare alla rottura del pezzo finito. [IMG][/IMG]
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